JASMINE PIGNATELLI

Attiva tra Roma e Bari, negli ultimi anni realizza lavori dal forte carattere civico e sociale, frutto di una sua ricerca intorno ad una Geometria Umanistica che ha radici nella Geometria Concettuale e nell’Arte Analitica. In questo ambito di riflessioni realizza alla fine del 2023 l’opera pubblica Radici e Ali sulla facciata del Dipartimento Cultura e Turismo Regione Puglia a Bari: un sistema di linee e punti traducono in morse la frase/testamento dello scrittore intellettuale Alessandro Leogrande. Per la serie in “morse” nel 2021 conclude Sono Persone la doppia opera pubblica a Bari e Durazzo dedicata ai 20.000 profughi albanesi arrivati con la nave Vlora nel ’91 e a chi seppe accoglierli. Sempre nel 2021 insieme al regista Francesco Castellani realizza i primi due episodi dell’opera video Esercizi di Deriva Periferica, un’indagine visiva sulle periferie italiane presentate in occasione di IPER Festival delle Periferie a Roma e al BiArch Festival dell’Architettura di Bari. A Roma per il quarantennale del Centro Alfredo Rampi produce delle sculture in 8 esemplari dedicate ad Alfredino accompagnate da una performance sonora in Morse presso l’Auditorium della Conciliazione.  Nel 2020 si misura con la fragilità degli ecosistemi con l’installazione permanente A Broken Line per Buonanotte Contemporanea a Montebello sul Sangro (CH) successivamente presentata alla XVII Biennale di Architettura di Venezia nel Padiglione Italia. Con Heimat | Sharing the Land al Musma di Matera (2019) e al Castello di Barletta (2020) si confronta con un nuovo concetto di Patria.

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Artisti, Ceramica